Libri

La fascista intelligente e l’educazione civica

Esce il 21 settembre per Rizzoli questo libretto che, come dice il sottotitolo, parla di quella vecchia-nuova materia che è l’educazione civica, di scuola in generale e, quindi, dell’Italia. Parla anche di Guido Calogero e del suo vecchio libro Scuola sotto inchiesta. Lo spunto per il titolo (e per il libretto) viene da questo episodio:

… Tempo fa in un liceo mi è successa una cosa interessante. Avevo appena finito la mia lezione sugli illuministi lombardi e i loro eredi novecenteschi, e nel discorso, non ricordo perché, era caduto anche un accenno all’impegno degli intellettuali durante gli anni del fascismo. Avevo chiesto se c’erano domande. In genere a questo punto cala il silenzio, finché un insegnante misericordioso non rompe il ghiaccio chiedendomi cosa penso delle letture dantesche di Benigni. Invece quella volta, prima ancora che io finissi di formulare l’invito, ho visto una mano ben alzata in fondo alla sala. Una ragazza sui 16-17 anni: sorridente, tesa. Mi sono rallegrato e stupito, e le ho ceduto la parola. Lei si è alzata e ha detto: «Ma se io volessi diventare una fascista intelligente, perché mai la scuola e lo Stato dovrebbero impedirmelo?».

C’è stato un momento di silenzio imbarazzato. Non di tutti. I compagni che erano accanto alla ragazza non erano stupiti, mi guardavano aspettando una risposta, evidentemente la cosa era stata preparata, loro erano stati informati, forse erano d’accordo con lei: anche loro volevano diventare, o meglio volevano avere il diritto di diventare dei fascisti intelligenti. Anch’io sono rimasto per qualche secondo in silenzio, e in quei secondi ho raccolto le idee e mi sono preparato a risponderle. Che cosa le avrei detto?

Il libro si può ordinare qui:

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