Non-fiction

‘Speed date’ con Tokyo

Dopotutto, perché chiedere a degli esperti? Se dovete stare in una città per una settimana, perché fidarsi di chi ci ha passato la vita? Non è meglio chiedere a chi c’è stato una settimana e ne sa poco più di voi? La felicità è a un passo, basta ammettere che (1) la prima impressione è quella che conta; (2) le cose non sono più difficili di così, perciò (3) è inutile farla tanto lunga. E poi non si può capire una città se non si capisce la lingua e, a parte il mio nuovo amico Bob, nessun essere umano che non sia giapponese può parlare giapponese. Accontentarsi è da saggi.

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