Cosa insegnare a scuola, oggi? Tutto, non si può. E non solo perché manca il tempo, ma perché una sola testa non potrebbe contenere tante nozioni, e tanto disparate: verrebbe fuori solo confusione. Ma non possiamo neppure accontentarci di ripetere le cose che ci hanno insegnato nel modo in cui ce le hanno insegnate: negli ultimi decenni, i cambiamenti sono stati troppi, e la scuola non può non prenderne atto. Occorre trovare una nuova formula, o un ventaglio di nuove formule.
Il libro che trovate qui sotto, scaricabile in pdf, è il frutto di un seminario tenutosi nel novembre del 2012, coordinato da IPRASE e finanziato, oltre che da IPRASE, dal Liceo “Leonardo da Vinci” di Trento e dal Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Contiene le opinioni di quattordici insegnanti (di scuola superiore e di università) intorno a questo tema, e ai sotto-temi che naturalmente gli si collegano: quale posto dare, nella scuola, alle nuove discipline nate dai nuovi prodotti culturali? Come ripensare le discipline tradizionali? In che modo insegnarle, oggi? Quanto spazio dare ai nuovi media? I problemi sono ovvi, perché sono sotto gli occhi di tutti. Le risposte invece non sono così ovvie perché vengono, una volta tanto, non dai teorici dell’istruzione ma da persone che di istruzione si occupano quotidianamente, concretamente, a scuola.
Cosa insegnare a scuola, a cura di Amedeo Savoia e Claudio Giunta, Trento, Provincia autonoma di Trento – IPRASE 2013.
Con contributi di Umberto Fiori, Mauro Piras, Marco Bellabarba, Silva Filosi, Luca Barbieri, Mariangela Caprara, Girolamo De Michele, Michele Ruele, Federica Lucchesini, Daniele Lo Vetere, Christian Raimo, Eliana Petrolli, Amedeo Savoia, Claudio Giunta.
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Cosa insegnare a scuola